Edward Housni è in Italia da 35 anni e 10 anni fa ha aperto un kebab shop a Genova, in pieno centro.
Parla un ottimo italiano, e a volte sembra quasi di sentirgli con un leggero e simpatico accento genovese. Da qualche settimana ha inserito il kebab di pesce nel suo menù, oggi lo abbiamo intervistato per sapere come si sta trovando con questa nuova esperienza.
Al telefono è accogliente e gentile come con i clienti del suo locale, il Kebab Il Canneto, uno dei più noti kebab shop della città, proprio di fronte alla cattedrale, in via San Lorenzo.
Edward, come avete deciso di gestire l’inserimento del kebab di pesce nel vostro menù?
Dopo vari assaggi abbiamo iniziato l’inserimento del kebab di pesce due volte a settimana. Ancora non è molto conosciuto e prima di offrirlo tutte le sere vogliamo introdurre l’idea, farla conoscere alle persone.
Settembre ci sembra il momento giusto per far conoscere la novità alla città, per noi questo è un momento con meno clientela, soprattutto quella legata al turismo. A Pasqua ci aspettiamo di proporlo più volte a settimana quando le persone cominciano a conoscerlo e quando la città si riempie di turisti e noi siamo in una zona molto centrale di passaggio.
Quali sono le reazioni dei genovesi di fronte al fishkebab, che provengono da una cucina di pesce tradizionale a cui sono sicuramente molto affezionati?
Le reazioni sono ottime, il prodotto piace molto. Qualcuno all’inizio magari rimane tra l’incuriosito e il sospettoso di fronte alla novità. Sapere che l’idea è di un’azienda italiana e che anche le forniture sono italiane li rassicura.Ma dopo averlo assaggiato piace moltissimo e tornano sicuramente a mangiare da noi.Certo, il genovese è anche un cliente molto attento al prezzo, come tutti in questo periodo, ma se mangia bene è disposto a spendere un po’ di più.
In che modo vi state muovendo per promuoverlo in città?
Sfruttiamo molto la nostra posizione centrale. Siamo in via san Lorenzo, davanti al duomo di genova. E una zona molto frequentata sia dai genovesi che dai cittadini e abbiamo un espositore all’esterno sia in italiano che in inglese. Molti rimangono stupiti da novità ed entrano nel locale incuriositi.
Quali sono gli altri prodotti che offrite?
Siamo un locale take away, abbiamo kebab di varie carni, pizza, focaccia genovese, felafel artigianali, piatti vegetariani, poi su ordinazione possiamo preparare anche piatti tipici della cucina siriana. La nostra particolarità sono le salse, sono tutte fatte da noi e si abbinano molto bene sia alla carne che al pesce. Abbiamo la crema di aglio e limone, di sesamo.
Ci distinguiamo nell’offerta dagli altri kebab shop della città. La carne e il pesce sono sempre freschi anche per questo i nostri prezzi sono più alti del solito. Un kebab di carne costa 5 euro, quello di pesce 6,50. Ma anche il cliente più attento alla spesa quando è soddisfatto della freschezza degli alimenti e delle particolarità che offriamo è disposto a spendere qualche euro in più.
Come si è trovato con la macchina del Fishkebab?
Perfetta! Sulle macchine alimentari non posso che essere contento, le uso molto, tutti i giorni, basta tenerle pulite, hanno bisogno di pochissima manutenzione e funzionano perfettamente. Il kebaby, patatwist, e anche il fishkebab.
La macchina per il fishkebab progettata da Techfood ha un girarrosto chiuso e provvisto di cristalli temperati. Questo consente una cottura igienica ed evita dispersioni di calore nell’ambiente. Inoltre, un sistema di ricircolo e trattamento dei gas combusti evita la necessità di sistemi di evacuazione e filtrazione dei fumi di cottura, ossia della canna fumaria migliorando la vivibilità dell’ambiente per i clienti e i lavoratori. Per una cottura del kebab senza spiacevoli odori o grossi investimenti in impianti di areazione.
Potete leggere la storia della collaborazione tra Techfood e Eataly che ha portato alla nascita del macchinario GHIROTTO.
Se anche voi proponete delle innovazioni nel vostro menù scrivetecele e raccontatele qui nei commenti. E se passate da Genova, andate a provare il kebab di pesce offerto da Edward.