Schierarsi contro lo spreco alimentare è una delle scelte più lungimiranti e sagge per qualsiasi attività ristorativa. Ridurre scarti e avanzi di cibo, con attività che spaziano dalla produzione fino a soluzioni come la doggy bag, potrebbe cambiare completamente la percezione che i clienti hanno di voi.
Per alcuni lo spreco alimentare è soltanto un problema di ottimizzazione dei costi vivi, mentre per altri è un tema legato al rispetto dell’ambiente. Nella realtà dei fatti, come sempre, la verità sta nel mezzo. Se riuscire a contenere le spese inutili può portare senza dubbio benefici alle casse del vostro ristorante, non è tutta questione di bilancio. Anche l’opinione delle persone sul vostro modo di fare business ha un valore inestimabile: investite sulla vostra azienda e rendete il vostro brand sinonimo di eticità e rispetto, così da mantenere elevata la percezione che il pubblico avrà di voi.
La riduzione degli sprechi parte dalla gestione complessiva del vostro ristorante. Già dalle primissime operazioni di definizione del menù e di calcolo del costo del cibo, vi risulterà evidente l’importanza del contenimento delle spese. Una volta stabiliti i piatti tipici del vostro locale, dovrete fare in modo di:
Nel 2017 in Italia si è riscontrato un netto miglioramento circa il quantitativo di cibo sprecato. Parte del merito di questo primo successo va alla cosiddetta legge Gadda, grazie alla quale sono state predisposte procedure semplici e chiare per la donazione di alimenti commestibili ma non più commerciabili. A seguito di questa riforma l’Italia ha raggiunto la quarta posizione in classifica a proposito di sostenibilità alimentare, preceduta solo da Francia, Germania e Spagna.
La doggy bag è un ottimo punto di partenza per le attività che decidono di unirsi al movimento crescente di ristoranti sensibili all’argomento. Il merito di tale sviluppo è dovuto anche al continuo supporto congiunto di Fipe e Comeco, attive ormai da anni sul tema. Se i vostri clienti si saziano troppo in fretta con le vostre porzioni abbondanti, proponetegli una simpatica confezione da asporto per le portate avanzate (e perché no, anche di vino) da portare a casa. Potete persino pensare di realizzare delle bag personalizzate con il vostro logo; quello che conta è che il packaging sia realizzato con materiali riciclati, ecologici e amici della natura.
Ai commensali che scelgono di aiutarvi a ridurre gli avanzi sprecati di cibo, potreste anche pensare di regalare un omaggio o un piccolo sconto sulla prossima cena. Così facendo otterrete non solo la stima dei vostri clienti, ma li fidelizzerete ancora di più.
Quali sono le vostre strategie per ridurre gli sprechi alimentari? Diteci la vostra nei commenti.
Per alcuni lo spreco alimentare è soltanto un problema di ottimizzazione dei costi vivi, mentre per altri è un tema legato al rispetto dell’ambiente. Nella realtà dei fatti, come sempre, la verità sta nel mezzo. Se riuscire a contenere le spese inutili può portare senza dubbio benefici alle casse del vostro ristorante, non è tutta questione di bilancio. Anche l’opinione delle persone sul vostro modo di fare business ha un valore inestimabile: investite sulla vostra azienda e rendete il vostro brand sinonimo di eticità e rispetto, così da mantenere elevata la percezione che il pubblico avrà di voi.
Sprechi alimentari: e guerra sia!
La riduzione degli sprechi parte dalla gestione complessiva del vostro ristorante. Già dalle primissime operazioni di definizione del menù e di calcolo del costo del cibo, vi risulterà evidente l’importanza del contenimento delle spese. Una volta stabiliti i piatti tipici del vostro locale, dovrete fare in modo di:
- razionalizzare con cura gli ingredienti;
- ridurre al minimo gli avanzi in fase di preparazione;
- mantenere efficace la conservazione dei prodotti;
- studiare bene le porzioni delle portate;
- sensibilizzare il vostro personale.
Una doggy bag per fermare lo spreco
Nel 2017 in Italia si è riscontrato un netto miglioramento circa il quantitativo di cibo sprecato. Parte del merito di questo primo successo va alla cosiddetta legge Gadda, grazie alla quale sono state predisposte procedure semplici e chiare per la donazione di alimenti commestibili ma non più commerciabili. A seguito di questa riforma l’Italia ha raggiunto la quarta posizione in classifica a proposito di sostenibilità alimentare, preceduta solo da Francia, Germania e Spagna.
La doggy bag è un ottimo punto di partenza per le attività che decidono di unirsi al movimento crescente di ristoranti sensibili all’argomento. Il merito di tale sviluppo è dovuto anche al continuo supporto congiunto di Fipe e Comeco, attive ormai da anni sul tema. Se i vostri clienti si saziano troppo in fretta con le vostre porzioni abbondanti, proponetegli una simpatica confezione da asporto per le portate avanzate (e perché no, anche di vino) da portare a casa. Potete persino pensare di realizzare delle bag personalizzate con il vostro logo; quello che conta è che il packaging sia realizzato con materiali riciclati, ecologici e amici della natura.
Ai commensali che scelgono di aiutarvi a ridurre gli avanzi sprecati di cibo, potreste anche pensare di regalare un omaggio o un piccolo sconto sulla prossima cena. Così facendo otterrete non solo la stima dei vostri clienti, ma li fidelizzerete ancora di più.
Quali sono le vostre strategie per ridurre gli sprechi alimentari? Diteci la vostra nei commenti.