La zona gialla in quasi tutta l’Italia ha riaperto le danze quotidiane, da un anno caratterizzate da distanziamento fisico e misure di prevenzione individuale. E proprio quest’ultimo termine, sull’individualità delle azioni e dei comportamenti, preannuncia una delle tendenze per il settore horeca: il ritorno del monoporzione. Un fenomeno che potrà coinvolgere soprattutto le pause pranzo, chiamate anche solo dining ma conosciute meglio come “mangiare in solitaria”. 
Conviene, quindi, puntare al monoporzione? In alcuni casi sì, però è necessario valutare alcuni fattori per creare un’offerta soddisfacente sia per i gusti del cliente che per le finanze del locale. 

Pochi scarti e tanta offerta


Questo dovrebbe essere il motto per una strategia equilibrata, perché come accennato poco fa il menu monoporzione dovrebbe rispondere ai gusti della clientela - e sappiamo che sono molti e molto differenziati - senza dimenticare i costi di un locale. 
Una soluzione per assecondare entrambe le parti è la rigenerazione di piatti on demand. È necessario affidarsi a fornitori di qualità per materie prime e strumentazioni, e in questo caso i forni Combi Wave e Combi Wave Smart giocano a vostro favore, che siate anche locali piccoli e sprovvisti di canna fumaria. 
Quali sono i vantaggi con i forni Combi? Prima di tutto, utilizzare un’unica macchina per la preparazione dei piatti permette di ridurre i consumi elettrici che invece comporterebbe un’intera cucina in funzione. In secondo luogo, l’utilizzo di prodotti precotti e surgelati facilita lo stoccaggio di alimenti con una chef life più lunga. E infine, con la produzione su richiesta e monoporzione si contengono gli scarti quotidiani che solitamente rappresentano uno spreco di materia, risorse e anche economico per un locale.
Aggiungete anche una cottura 20 volte più rapida  rispetto agli altri forni, con effetti positivi anche sulla percezione delle attese della clientela in pausa pranzo. Con Combi Wave, per esempio, rigenerate una lasagna in soli 3 minuti e con Combi Wave Smart sfornate delle tagliatelle ai funghi in 4 minuti.

Basso food cost e alta marginalità


Il secondo punto per una buona strategia monoporzione è legato al giusto equilibrio tra food cost e marginalità. E la chiave di svolta è trovare una soluzione adattabile a più usi, come Rondò Unika. Questa macchina da banco, infatti, consente di preparare con una sola strumentazione crepes e waffle salati, fino a spaziare a frittatine e tortillas differenziando completamente la vostra offerta monoporzione. 
L’attrezzatura è dotata di 6 piastre intercambiabili facilmente, ma non è l’unico plus di Rondò Unika. Un valore in più, infatti, è che il preparato alimentare a cui è abbinata ha un food cost ridotto di soli 0,39 € a porzione e, non da meno, si può utilizzare anche per preparazioni dolci per la colazione (donut, waffle dolci e pancake) e per la merenda (churros e crepes dolci).
L’ultimo anno ci ha insegnato quanto la versatilità sia un pilastro per la ristorazione contemporanea, è arrivato il momento di metterla in atto con strategie non solo legate al momento ma proiettate verso nuovi trend di settore. Volete sapere quale soluzione si presta meglio alla vostra attività? Contattateci, saremo a vostra disposizione.