I costi di un bar, come saprete per esperienza, pesano molto sulla gestione di un locale. Affitto, personale, utenze, rifiuti e commercialista sono spese fondamentali per l’attività, superando i 30.000 euro annuali senza battere ciglio. Per quanto siano impossibili da tagliare radicalmente, tali costi si possono ridurre con alcuni accorgimenti.
Tra le più importanti accortezze per limitare i costi di un bar spicca la scelta della strumentazione. Questa infatti incide pesantemente su food cost e utenze, due voci di spesa più semplici da adattare alle esigenze economiche dell’attività. Scegliere la giusta attrezzatura è dunque uno dei primi passi per un risparmio assicurato. Le soluzioni Techfood, per esempio, soddisfano la necessità di ridurre consumi e sprechi, ecco come.
1. Food cost più basso di altre soluzioni in mercato
Quando parliamo di costi di un bar da ridurre la prima operazione da fare è il calcolo del food cost. Non sottovalutate mai la sua importanza per le finanze del vostro locale, il costo del piatto singolo è la base per imparare a risparmiare.
Quali sono i valori da considerare per calcolare il food cost? Come abbiamo scritto in un articolo precedente, dovrete inserire nell’analisi il costo della materia prima, della manodopera e una percentuale di costi aggiuntivi generali.
I calcoli servono ma non bastano, è necessario valutare le migliori soluzioni in mercato in base al food cost proposto. Come nel caso di Bubble Waffle Techfood, che batte tutti i suoi simili con un food cost di 0,40 € rispetto a 1,43 € degli altri produttori. La sua è una formula vantaggiosa per cui con 1 kg di preparato alimentare è possibile ricavare 14 porzioni, mentre la resa delle altre soluzioni è di soli 8 pezzi per kg. A conti fatti, avrete risparmiato oltre la metà.

2. Zero scarti con la preparazione on demand
L’incidenza degli scarti è una variabile determinante nei costi di un bar. Alla base di un’elevata rimanenza invenduta ci sono una spesa poco ragionata, un assortimento troppo vasto e la frenesia di vendere di più. La produzione di scarti è, infatti, una diretta conseguenza nei locali che vogliono offrire troppo, senza fare realmente i conti con quelle che sono le vendite.
Le soluzioni per un’attività zero scarti sono di conseguenza imparare a fare la spesa e restringere l’assortimento. Tuttavia è possibile prestare più attenzione alla voce di spesa scegliendo attrezzature come Rondò Unika. Dotata di 6 piastre, Rondò Unika consente di preparare on demand piadine, crêpes, pancake, waffle, donut e cialde al momento. In questo modo eviterete una sovrapproduzione o uno stoccaggio eccessivo di prodotti già pronti, con il rischio di doverli buttare.
Un vantaggio in più per i costi di un bar: Rondò Unika è facile da utilizzare. Quindi non richiede personale qualificato, limitando la voce di spesa dei dipendenti.

3. Velocità di cottura per un minor consumo energetico
Secondo la Federazione italiana dei pubblici esercizi il consumo elettrico di bar e ristoranti raggiunge in media 26.000 kWh per singola attività, quasi dieci volte quello annuale di una famiglia italiana. È quindi indispensabile intervenire con nuove tecnologie più efficienti per un minor impatto sulla bolletta e ambientale.
Per quanto possa sembrare un controsenso, ma rinnovare le attrezzature aiuta a tagliare i consumi e ottimizzare i costi di un bar. La Linea Combi di Techfood risponde a quest’esigenza, proponendo 3 diverse soluzioni da banco per bar di piccole e grandi dimensioni.
Combi Wave e Combi Wave Smart (la versione salvaspazio del primo) combinano le ultime tecnologie a infrarossi, impingement e microonde per cuocere 10 volte più velocemente rispetto agli altri forni. La cottura ultrafast aiuta a minimizzare i consumi energetici, con un netto vantaggio in bolletta. Inoltre, come conferma la chef Eugenia Botti, Combi Wave e Combi wave Smart possono cuocere in standby. Il calore trattenuto all’interno del forno è ideale per essiccare e preparare delle chips di verdure.
Combi Masterchef, come per gli altri macchinari della linea, consente di risparmiare sull’olio da frittura. Grazie a un sistema brevettato garantisce infatti una croccante frittura senza olio, più leggera e digeribile rispetto alla classica preparazione in friggitrice.

Food cost e utenze sono quindi voci di spesa facilmente gestibili, se dotati delle giuste attrezzature. Se pensate che le soluzioni presentate in questo articolo possano fare al caso vostro, contattateci subito per avere più informazioni.