Sole, caldo e voglia di passeggiare per le vie delle citta. Questi sono i mesi più redditizi per tutte le attività che propongono cibo di strada e allora ecco qualche consiglio e buona prassi per incrementare le vostre vendite e aumentare il numero dei clienti.
Lo street food è per definizione la somministrazione di cibi artigianali preparati e venduti in spazi pubblici all’aperto, prodotti con ingredienti locali e serviti in porzioni singole che è possibile mangiare a passeggio.
In quest’ottica la prima e più importante cosa che dovete comunicare al vostro pubblico, e che può diventare volano per molte altre azioni di marketing, è il rispetto delle tradizioni e della storia delle ricette costruite con ingredienti tipici e abbinate a bevande di qualità. Tradizione e ingredienti attentamente selezionati, freschi, biologici e stagionali, oltre ad essere quello che il pubblico si aspetta, sono anche requisiti indispensabili per entrare a far parte dei portali, delle community e delle tante associazioni che negli ultimi anni sono nate in Italia. Se ad esempio avete un forno Labruschetta cercate di usare pomodori di un produttore della zona, l’olio extravergine e i formaggi locali, o osate con proposte più insolite per una bruschetta ma che valorizzino le salse e gli ingredienti che il pubblico identifica come genuini perché a kilometro 0.
La storia del cibo di strada è antichissima e oggi, nel mondo 2,5 miliardi di persone mangiano ogni giorno street food. Negli ultimi 10 anni, partendo dall’America per arrivare nel vecchio continente, questa pratica è diventata prima una moda e poi un vero e proprio must, grazie al web, la condivisione social, Youtube e i tanti programmi televisivi. Studiando i casi di maggiore successo si delineano alcune delle caratteristiche base imprescindibili di queste attività.
Per prima cosa è indispensabile creare una food brand strategy: partire da un’idea, studiare un marchio, e da quello definire concept, logo, packaging, e soprattutto il food truck o il chiosco. Mezzi artisticamente decorati dai colori sgargianti e personalizzati, che siano vintage o super moderni devono essere chiaramente connotati dal vostro logo e farsi ricordare e riconoscere da chi li vede per le strade. In questa ottica Techfood, da anni propone Streety, il carretto per lo street food ideale per chi ha bisogno di uno spazio pratico, maneggevole e totalmente personalizzabile sia nella grafica che nell’attrezzatura.
Un altro importante meccanismo è quello delle partnership con altre piccole imprese locali: forme di marketing sinergico con attività commerciali fisse e non alimentari; il pregio di potersi facilmente spostare permette di seguire eventi, inaugurazioni e speciali attività di altre attività fornendo il nostro servizio e attingendo al loro pubblico senza fatica.
Nell’ottica dello spostamento, una cosa che vale la pena di fare, è la partecipazione ai grandi festival: la scorsa settimana l’International Street Food Parade di Torino ha registrato più di 100.000 presenze, e numerosissimi sono gli appuntamenti da Perugia a Rimini, da Roma a Milano.
Alla presenza fisica va abbinata anche una buona presenza sul web, sui social media e accesso alla food community. I portali sono moltissimi ma tra tanti vi segnaliamo:
Cibo di Strada e Streetfood, i più diffusi a livello nazionale, e vi consigliamo di cercarne altri, magari meno diffusi ma specializzati sulla vostra zona geografica; per Roma ad esempio è molto utilizzato Streat It. Li potete farvi recensire e comparire nelle vetrine del sito così da rendere molto più visibile la vostra attività e cercare di coinvolgere il pubblico che non è di passaggio ma cerca precisamente quello che voi offrite.
Una mossa importante è quella di integrare ed incoraggiare l’uso di Foursquare e delle app di condivisione della propria posizione: non solo i loro check in vengono visualizzati anche su Facebook e Twitter attirando quindi potenziali consumatori, ma se i clienti vengono incoraggiati a registrarsi, magari con un dolcino gratuito, in poco tempo la visibilità sui social si moltiplica.
Un altro strumento che vale la pena di considerare è Rosteria, un app gratuita lanciata lo scorso anno, ma in questo il mercato così di tendenza, le app e dei portali web sono in continua evoluzione, quindi il consiglio migliore è restate aggiornati e guardate le tante novità continuamente proposte.
Lo street food è per definizione la somministrazione di cibi artigianali preparati e venduti in spazi pubblici all’aperto, prodotti con ingredienti locali e serviti in porzioni singole che è possibile mangiare a passeggio.
In quest’ottica la prima e più importante cosa che dovete comunicare al vostro pubblico, e che può diventare volano per molte altre azioni di marketing, è il rispetto delle tradizioni e della storia delle ricette costruite con ingredienti tipici e abbinate a bevande di qualità. Tradizione e ingredienti attentamente selezionati, freschi, biologici e stagionali, oltre ad essere quello che il pubblico si aspetta, sono anche requisiti indispensabili per entrare a far parte dei portali, delle community e delle tante associazioni che negli ultimi anni sono nate in Italia. Se ad esempio avete un forno Labruschetta cercate di usare pomodori di un produttore della zona, l’olio extravergine e i formaggi locali, o osate con proposte più insolite per una bruschetta ma che valorizzino le salse e gli ingredienti che il pubblico identifica come genuini perché a kilometro 0.
La storia del cibo di strada è antichissima e oggi, nel mondo 2,5 miliardi di persone mangiano ogni giorno street food. Negli ultimi 10 anni, partendo dall’America per arrivare nel vecchio continente, questa pratica è diventata prima una moda e poi un vero e proprio must, grazie al web, la condivisione social, Youtube e i tanti programmi televisivi. Studiando i casi di maggiore successo si delineano alcune delle caratteristiche base imprescindibili di queste attività.
Per prima cosa è indispensabile creare una food brand strategy: partire da un’idea, studiare un marchio, e da quello definire concept, logo, packaging, e soprattutto il food truck o il chiosco. Mezzi artisticamente decorati dai colori sgargianti e personalizzati, che siano vintage o super moderni devono essere chiaramente connotati dal vostro logo e farsi ricordare e riconoscere da chi li vede per le strade. In questa ottica Techfood, da anni propone Streety, il carretto per lo street food ideale per chi ha bisogno di uno spazio pratico, maneggevole e totalmente personalizzabile sia nella grafica che nell’attrezzatura.
Un altro importante meccanismo è quello delle partnership con altre piccole imprese locali: forme di marketing sinergico con attività commerciali fisse e non alimentari; il pregio di potersi facilmente spostare permette di seguire eventi, inaugurazioni e speciali attività di altre attività fornendo il nostro servizio e attingendo al loro pubblico senza fatica.
Nell’ottica dello spostamento, una cosa che vale la pena di fare, è la partecipazione ai grandi festival: la scorsa settimana l’International Street Food Parade di Torino ha registrato più di 100.000 presenze, e numerosissimi sono gli appuntamenti da Perugia a Rimini, da Roma a Milano.
Alla presenza fisica va abbinata anche una buona presenza sul web, sui social media e accesso alla food community. I portali sono moltissimi ma tra tanti vi segnaliamo:
Cibo di Strada e Streetfood, i più diffusi a livello nazionale, e vi consigliamo di cercarne altri, magari meno diffusi ma specializzati sulla vostra zona geografica; per Roma ad esempio è molto utilizzato Streat It. Li potete farvi recensire e comparire nelle vetrine del sito così da rendere molto più visibile la vostra attività e cercare di coinvolgere il pubblico che non è di passaggio ma cerca precisamente quello che voi offrite.
Una mossa importante è quella di integrare ed incoraggiare l’uso di Foursquare e delle app di condivisione della propria posizione: non solo i loro check in vengono visualizzati anche su Facebook e Twitter attirando quindi potenziali consumatori, ma se i clienti vengono incoraggiati a registrarsi, magari con un dolcino gratuito, in poco tempo la visibilità sui social si moltiplica.
Un altro strumento che vale la pena di considerare è Rosteria, un app gratuita lanciata lo scorso anno, ma in questo il mercato così di tendenza, le app e dei portali web sono in continua evoluzione, quindi il consiglio migliore è restate aggiornati e guardate le tante novità continuamente proposte.