Intraprendere un'attività di street food può sembrare intimidatorio a causa della complessità burocratica, ma con le informazioni e le risorse adeguate, il percorso diventa più agevole. Siamo qui per guidarti attraverso il labirinto delle licenze, dei permessi e dei requisiti necessari per avviare un'attività di street food.


Perché lo Street Food?

Il fenomeno dello street food si è ormai radicato come un modello di business consolidato, conquistando sempre più spazio nel panorama della ristorazione italiana. Secondo le statistiche, il numero di attività street food è cresciuto significativamente, passando da 1.717 nel 2013 a 2.729 nel 2018. Qual è il segreto di questo successo? La risposta risiede nell'appeal intrinseco dello street food, che risponde in modo efficace alle esigenze mutevoli dei consumatori moderni. Le attività ambulanti offrono flessibilità e convenienza, adattandosi alle preferenze dei giovani e garantendo costi inferiori rispetto ai tradizionali locali. Questo permette di proporre prodotti di qualità a prezzi accessibili, catturando l'interesse e la soddisfazione della clientela.

Tra le opzioni più diffuse nel commercio dello street food, i carretti e i truck dominano la scena. Tuttavia, per distinguersi e attirare l'attenzione dei consumatori, è possibile puntare sull'originalità e sull'ecologia offerta dalla E-bike Techfood. Questo innovativo mezzo, insignito del premio come miglior strumento e accessorio di servizio ai Barawards 2017, rappresenta un'alternativa intrigante. L' E-Bike Techfood è una bicicletta elettrica che si presta perfettamente ad essere accoppiata a soluzioni accattivanti per attirare la clientela, come ad esempio Ice N Roll per la stagione estiva o Rondò Unika e Bubble Waffle per un'offerta irresistibile anche durante i mesi più freddi.

Ideale per un'attività mobile, questa soluzione consente di raggiungere ogni angolo della città, superando agevolmente le restrizioni delle zone a traffico limitato (ZTL) nel pieno rispetto delle normative europee. Parlando di regolamenti, è essenziale considerare le varie licenze necessarie per avviare un'attività ambulante.

Le licenze

Negli ultimi anni, le regolamentazioni si sono semplificate notevolmente, ora si riducono a soli due tipi di autorizzazioni.

Licenza di tipo A

La licenza di tipo A offre una concessione decennale per un posto fisso in un'area prestabilita, principalmente destinata alle attività ambulanti nelle piazze fisse. Questa licenza è rilasciata dalla Regione di competenza e ha validità su tutto il territorio regionale, consentendo anche la partecipazione alle fiere in Italia. Tuttavia, è importante notare che può essere revocata se l'attività commerciale non viene esercitata regolarmente o se si accumulano troppe assenze.

Licenza di tipo B

La licenza di tipo B è specificamente pensata per le attività di commercio on the road, ideale per coloro che desiderano avviare un'attività di food truck. Rispetto alla licenza di tipo A, la procedura è significativamente più semplice e non comporta alcun costo. Il rilascio avviene direttamente dal Comune di residenza tramite raccomandata. Questa autorizzazione consente la vendita itinerante e la partecipazione alle fiere in tutto il territorio nazionale.


L'iter burocratico

Una volta ottenuta la licenza, ci sono ancora alcuni passaggi cruciali da compiere per avviare l'attività di street food:

  1. Devi aprire la Partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate.
  2. È necessario iscriversi all'INPS e all'INAIL per la gestione della previdenza e dell'assicurazione.
  3. È fondamentale l'iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio locale.

La licenza e l'iter burocratico sono solo due dei cinque punti essenziali da considerare per avviare un'attività di street food.

15 aprile 2024