Lo sappiamo bene, la pandemia ha inflitto alla ristorazione un duro colpo al settore dell’ospitalità ma l’impegno, la dedizione e la voglia di tornare alla normalità stanno già cambiando le cose. Con il passaggio alla zona bianca, gli agriturismi italiani e i B&B, come tutte le altre strutture ricettive, hanno visto una crescita del fatturato del 20%.
Vediamo, quindi, da quali capisaldi ripartire e quali idee innovative per agriturismi sviluppare per sfruttare a pieno il momento favorevole.
L’anno pandemico per i 24mila agriturismi italiani ha rappresentato, a vario livello regionale e in periodi scanditi dai colori delle zone, un anno di restrizioni e di rinunce. I limiti all’apertura, prima; il numero limitato di coperti, poi; e la completa interruzione del turismo straniero hanno comportato uno stallo importante alla crescita delle strutture ricettive.
Secondo quanto affermato da Augusto Congionti di Agrituris, nel 2020 gli agriturismi hanno perso oltre 1 miliardo e duecento milioni di euro. Non è bastato il vantaggio costituito dalla piccola dimensione ricettiva e dalla presenza degli ampi spazi all’aperto offerti dalla campagna per limitare le ricadute economiche del Covid-19.
È necessario, quindi, guardare al futuro con un approccio proattivo per ottimizzare e potenziare al massimo i risultati utili che la zona bianca può consentire.
Secondo quanto riportato da FIPE, il rilancio del settore passerà,, da un potenziamento dei servizi digitali e da una maggior attenzione all’offerta in termini di qualità, originalità e sostenibilità. Sono principalmente 3 le idee innovative per agriturismo da cui ripartire:
Può funzionare, basta avere la determinazione e l’attrezzatura adatta come ci insegna l’esperienza di Fabio Lotrecchiano, gestore campano del Gronki Hotel e Ristorante:
alla nostra domanda qual è la ricetta per un locale di successo, Fabio ha risposto: “Passione e professionalità. Per questo motivo ho deciso di affidarmi a Techfood, alla qualità e all’affidabilità delle sue macchine made in Italy.” E sapete qual è stato il suo ingrediente segreto? Rondò Unika.
Vediamo, quindi, da quali capisaldi ripartire e quali idee innovative per agriturismi sviluppare per sfruttare a pieno il momento favorevole.
Agriturismi italiani nel 2020: un’istantanea su cui riflettere per crescere
L’anno pandemico per i 24mila agriturismi italiani ha rappresentato, a vario livello regionale e in periodi scanditi dai colori delle zone, un anno di restrizioni e di rinunce. I limiti all’apertura, prima; il numero limitato di coperti, poi; e la completa interruzione del turismo straniero hanno comportato uno stallo importante alla crescita delle strutture ricettive.
Secondo quanto affermato da Augusto Congionti di Agrituris, nel 2020 gli agriturismi hanno perso oltre 1 miliardo e duecento milioni di euro. Non è bastato il vantaggio costituito dalla piccola dimensione ricettiva e dalla presenza degli ampi spazi all’aperto offerti dalla campagna per limitare le ricadute economiche del Covid-19.
È necessario, quindi, guardare al futuro con un approccio proattivo per ottimizzare e potenziare al massimo i risultati utili che la zona bianca può consentire.
3 idee da cui nasce un agriturismo innovativo
Secondo quanto riportato da FIPE, il rilancio del settore passerà,, da un potenziamento dei servizi digitali e da una maggior attenzione all’offerta in termini di qualità, originalità e sostenibilità. Sono principalmente 3 le idee innovative per agriturismo da cui ripartire:
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Sviluppare soluzioni alternative di consumo.
Potete, per esempio, ideare una box delivery o take away per fare colazione all’aria aperta e proporre un assortimento che va dai pancake ai waffle e dalle donuts ai churros grazie a Rondò Unika. -
Programmare una puntuale attività di marketing per comunicare e consolidare la specializzazione identitaria in grado di garantire unicità e riconoscibilità alla propria struttura.
- Condurre la gestione in modo efficiente, aumentando l’offerta di prodotto e contestualmente contenendo il food cost con Rondò Unika. Grazie a un ricco assortimento stimolate la prenotazione della colazione a pagamento e fate sì che i vostri clienti si sentano più coccolati.
Può funzionare, basta avere la determinazione e l’attrezzatura adatta come ci insegna l’esperienza di Fabio Lotrecchiano, gestore campano del Gronki Hotel e Ristorante:
alla nostra domanda qual è la ricetta per un locale di successo, Fabio ha risposto: “Passione e professionalità. Per questo motivo ho deciso di affidarmi a Techfood, alla qualità e all’affidabilità delle sue macchine made in Italy.” E sapete qual è stato il suo ingrediente segreto? Rondò Unika.