Pensavate che ice cream e gelato italiano nel mondo fossero la stessa cosa, ma tradotta in lingue diverse? Non è proprio così: esistono molte differenze. Per esempio, il gelato italiano artigianale viene fatto utilizzando prevalentemente latte fresco e panna fresca, mentre per la produzione di ice cream si utilizzano generalmente latte in polvere e grassi vegetali. Quest'ultimo, inoltre, viene conservato come se fosse un surgelato e, per garantirne la durata, è necessario aggiungere conservanti.
Rispetto al gelato italiano, infine, l’ice cream presenta un contenuto di grassi superiore, secondo quanto imposto dal disciplinare del Food and Drug Administration (FDA): questi infatti non possono scendere sotto il 10%.
Come esportare allora il vero gelato italiano nel mondo e aprire un locale di successo?
Lo abbiamo chiesto a Daniele Taverna, titolare di Gelato Village a Leicester, in Inghilterra.
Come mai ha deciso di aprire il suo locale proprio a Leicester?
Io e Antonio De Vecchi, il nostro maestro gelatiere, viviamo qui da 15 anni. Pur consapevoli di trovarci nella provincia britannica, abbiamo raccolto la sfida di portare la cultura del gelato italiano nel mondo, più precisamente in quella che è diventata poi la nostra città.
Dove si trova Gelato Village?
Siamo nella zona chiamata Old Town di Leicester, in una delle zone più centrali vicino alla Cattedrale. Il concetto di centro è diverso da quello delle città italiane, e in realtà non è una zona più di passaggio rispetto ad altre. Ma siamo conosciuti, ci siamo fatti un nome e c'è chi viene appositamente a gustare i nostri prodotti, in particolare waffle e gelato.
Che cosa proponete?
Gelateria artigianale e caffetteria. Abbiamo diverse sedute sia interne che esterne e il nostro locale è frequentato tutto l'anno, non ci sono vincoli stagionali e questo è un grosso vantaggio.
Qual è la specialità del locale?
Il gelato artigianale, qui le gelaterie di concezione italiana non esistono e la nostra proposta si distingue dalle altre. Stiamo lavorando molto anche con i waffle. È un prodotto che si addice molto alla nostra offerta, perché perfetto con il gelato. Coniugando caldo e freddo, si può mangiare in ogni stagione.
Quali sono i punti di forza del locale?
Abbiamo creato un locale dal look molto italiano, ma moderno. Non ci sono tovaglie a quadri e mandolini per intenderci, ma il design e il tipo di accoglienza sono assolutamente nostrani e riconoscibili.
Perché ha scelto di affidarsi a Techfood?
Su consiglio di un altro collega gelatiere. Ci ha colpito la versatilità di Rondò Unika, soprattutto per l'idea di cambiare più piastre in un’unica macchina e poter così variare la proposta. Alla fine ci siamo concentrati sui waffle, ma le voci in menu potrebbero essere innumerevoli.
Quali vantaggi le ha portato avere una macchina Techfood?
Si è rivelata una buona scelta perché facciamo davvero tanti waffle. Abbiamo persino acquistato due set di piastre!
Qual è la qualità che le piace di più di Rondò Unika?
La possibilità di evitare grassi in cottura ci consente di avere un prodotto finale eccezionale. I nostri waffle sono davvero apprezzatissimi.
Che cosa deve avere un locale di successo?
Non scendere a compromessi e puntare sull'autenticità del prodotto, senza snaturarlo. In questo momento di grande boom, il nostro gelato italiano tradizionale ci permette di distinguerci dai competitor.
Quella di Daniele Taverna e del suo Gelato Village è una esempio di successo che riconferma quanto la cucina e il gelato italiano nel mondo rappresentino una sicurezza nelle vendite. Vorreste aprire una nuova attività o ampliare l'offerta di quella che avete? Con Rondò Unika e la nostra E Bike potrete letteralmente raggiungere nuovi clienti e proporre oltre ai waffle, anche crêpes, pancake, churros, donut e cialde.